Cari ragazzi,
se è vero che tutti noi cerchiamo nella scrittura le risposte all’enigmatico mondo che ci circonda, la ricerca per quanto invana non poteva fermarsi.
Eccoci qui ad un anno di distanza a chiederci quali giovani scrittori verranno alla luce in questa edizione.
Un’edizione che vorremmo plebiscitaria, come plebiscitario è il bisogno di condividere e tramandare storie, racconti, scorci di vita.
Ci affidiamo alla vostra voglia di condividere l’esperienza che lo scorso anno ci ha travolto e lasciato senza fiato tra le righe dei racconti che abbiamo letto.
Si può scrivere perché si ha fame e si vuole mangiare o perché questa necessità si trasforma in un’ossessione come per il personaggio di John Fante (1909 – 1983) Arturo Bandini, l’aspirante scrittore squattrinato.
Si può scrivere per ribadire la propria individualità in un mondo in cui la gente sparisce nell’anonimato (Dacia Maraini).
Ecco perché è importante trasmettere questa vostra esperienza in corso a tutti i vostri amici e coetanei che sentano come voi il bisogno, la irrefrenabile necessità di riempire un foglio bianco.
Mino Grassi
“Leggevo e leggevo, ed ero affranto e solo e innamorato di un libro, di molti libri, poi mi venne naturale, e mi sedetti li, con una matita e un lungo blocco di carta…”
John Fante Sogni di Bunker Hill