Poeticamente parlando

Laura ha scritto:

Io sono verticale - Sylvia Plath

Ma preferirei essere orizzontale
non sono albero con radici nella terra
a succhiare minerali e amore di madre
così da luccicare di foglie ad ogni marzo
né sono bella come un angolo di giardino
che desta meraviglia per splendore di colori
senza sapere che presto sfiorirà.
Al mio confronto un albero è immortale
e la corolla di un fiore meno alta ma più ardita
vorrei del primo la lunga vita dell’altro l’anima viva.

Stanotte nella luce infinitesimale delle stelle
i fiori e gli alberi spandono profumi freddi
io li attraverso ma loro non si accorgono di me
a volte penso che mentre dormo
quando i pensieri svaniscono
assomiglio a loro perfettamente.
E’ più naturale per me stare supina
allora io ed i cieli parliamo senza riserve
io sarò utile quando resterò così per sempre
finalmente
gli alberi si piegheranno fino a toccarmi
e i fiori avranno un attimo (solo) per me.

Il testo è mlt mlt triste..ovviamente non condivido..ma è bellissima!

Questa poesia mi piace davvero tanto... e secondo me non è così triste come sembra. E' la prima volta che la leggo, sarò un pò superficiale, ma a me sembra ci sia tanta sensibilità, desiderio di andare oltre e speranza, sopratutto speranza
Anche quella di Hesse è bella, è un pò lo spirito buddhista no?? Effettivamente più cerchiamo, più desideriamo la felicità, più ci allontaniamo da questa. Precipitiamo nella frustrazione, nell'angoscia. Forse sbagliamo strada, forse dovremmo solo sederci e pensare oggi è davvero una bella giornata, penso farò qualcosa di bello, magari una corsetta e poi prendo un cornetto alla crema. Non so se ho reso l'idea XD Io ho vagamente chiaro quello che voglio dire, ma è qualcosa di molto lontano dalla mia "natura". Sono un chiaro esempio di "Fin quando dai la caccia alla felicità,
non sei maturo per essere felice, anche se quello che più ami è già tuo" XD

Anche io sono come te.... ed è per questo che non condivido la poesia... non bisogna arrendersi...le cose non vengono da sole...siamo noi gli artefici delle nostre vittorie e sconfitte, noi siamo gli artefici della nostra vita, della nostre felicità...tutto dipende da noi..non possiamo permetterci di stare fermi ad aspettare...i desideri, le mete sono il motore del nostro cuore...le aspirazioni fanno crescere...credo che quella a cui si riferisce Herman Hesse sia la quiete...ma la quiete non è felicità...è solo arrendevolezza

La quiete è qualcosa che ci si mira per non rompersi le palle della vita, da una visione molto personale xD

Per il resto... mi piace la plath e la condivido, credo...

Ukeboy ha scritto:

La quiete è qualcosa che ci si mira per non rompersi le palle della vita, da una visione molto personale xD

Per il resto... mi piace la plath e la condivido, credo...

quel "credo" da cosa dipende?

Ukeboy ha scritto:

La quiete è qualcosa che ci si mira per non rompersi le palle della vita, da una visione molto personale xD

Per il resto... mi piace la plath e la condivido, credo...

si è stupenda quella poesia..è forte ma allo stesso tempo molto delicata..sublime..

Sarita ha scritto:

Ukeboy ha scritto:

La quiete è qualcosa che ci si mira per non rompersi le palle della vita, da una visione molto personale xD

Per il resto... mi piace la plath e la condivido, credo...

quel "credo" da cosa dipende?

Dal fatto che non sono sicuro al 100% di averla capita del tutto xD

a ecco xD vabè è semplice:D la Plath in vita è sempre stata ossessionata da un'esistenza consunta, che non corrispondeva ai suoi ideali , alle sue aspettative..e sin da bambina ha tentato il suicidio diverse volte..per questo in questa poesia dichiara apertamente la sua voglia di essere "orizzontale" , distaccata dal mondo dei vivi e in armonia con quella natura che ora tanto la ignora e le è indifferente..

MissTittyLuna ha scritto:

Anche io sono come te.... ed è per questo che non condivido la poesia... non bisogna arrendersi...le cose non vengono da sole...siamo noi gli artefici delle nostre vittorie e sconfitte, noi siamo gli artefici della nostra vita, della nostre felicità...tutto dipende da noi..non possiamo permetterci di stare fermi ad aspettare...i desideri, le mete sono il motore del nostro cuore...le aspirazioni fanno crescere...credo che quella a cui si riferisce Herman Hesse sia la quiete...ma la quiete non è felicità...è solo arrendevolezza

Invece io non la penso così. Non credo sia questa la felicità che intende Hesse. Secondo me lui parla di saper apprezzare, saper sentire, saper cogliere quello che abbiamo davanti. L'essere umano è per natura affamato, assetato, vorace!! Ma se in questa voracità, in questa ansia ci stessimo perdendo qualcosa?? Non è il desiderio di ricerca ad essere sbagliato, non è la ricerca in sè, ma il modo di procedere. Come se un ragazzo leggesse centinaia e centinaia di libri, spinto dalla voglia di conoscere, di scoprire storie, poi dopo dieci anni riprende un vecchio libro, lo legge, lo legge davvero e si accorge che tutte le centinaia di libri letti in una vita non riusciranno mai ad eguagliare quel libro da solo, ma sopratutto il modo in cui ha letto quel libro. Uff non so bene come spiegare la cosa, è solo una sensazione che ho... Avete presente quando dicono corriamo, ma non sappiamo neppure verso dove corriamo? (l'avevo letto da qualche parte...) Io ho l'impressione che non è il modo giusto di procedere, che mi sto perdendo qualcosa...

Si questo ragionamento è giusto Lulu e lo condivido...ma secondo me Hesse voleva proprio riportare il pensiero buddista...cioè che accontentandoci troveremo la felicità. calmandoci....invece io credo che noi dobbiamo cercare ciò che vogliamo...senza correre troppo però e soffermandoci sui particolari..

Ukeboy ha scritto:

Sarita ha scritto:

Ukeboy ha scritto:

La quiete è qualcosa che ci si mira per non rompersi le palle della vita, da una visione molto personale xD

Per il resto... mi piace la plath e la condivido, credo...

quel "credo" da cosa dipende?

Dal fatto che non sono sicuro al 100% di averla capita del tutto xD

ah capito, prova a leggerla di nuovo, può darsi che la capisci meglio.

MissTittyLuna ha scritto:

Si questo ragionamento è giusto Lulu e lo condivido...ma secondo me Hesse voleva proprio riportare il pensiero buddista...cioè che accontentandoci troveremo la felicità. calmandoci....invece io credo che noi dobbiamo cercare ciò che vogliamo...senza correre troppo però e soffermandoci sui particolari..

mmm quell'accontentarsi secondo me non rispecchia bene il pensiero Buddista... piuttosto che accontentarsi, non si tratta di "conformarsi a natura"??

Lulu ha scritto:

MissTittyLuna ha scritto:

Si questo ragionamento è giusto Lulu e lo condivido...ma secondo me Hesse voleva proprio riportare il pensiero buddista...cioè che accontentandoci troveremo la felicità. calmandoci....invece io credo che noi dobbiamo cercare ciò che vogliamo...senza correre troppo però e soffermandoci sui particolari..

mmm quell'accontentarsi secondo me non rispecchia bene il pensiero Buddista... piuttosto che accontentarsi, non si tratta di "conformarsi a natura"??

di rinunciare ai beni materiali, di rinunciare al successo o alla corsa al progresso....accontentarsi della natura, e della nostra forma più primordiale...

Ma non è accontentarsi, è riuscire ad essere pienamente ciò che siamo. E noi siamo natura!! Io penso che sia la più grande di tutte le ricerche, il massimo traguardo.

Io penso che non dobbiamo rinnegare la nostra "base", il nostro essere "natura" come hai detto tu...però dobbiamo andare aventi, costruire su questo...avere delle aspirazioni...perchè ciò significa progresso..

Ma se il progresso anzichè portarci avanti ci portasse indietro, ci facesse dimenticare ciò che siamo? Se finiamo per non essere più in grado di sentire, di provare??

*mi ricorda la canzone di jovanotti xD* Comunque si...non dobbiamo mai dimenticare la "base" , il nostro essere, la nostra natura, i valori veri. solo se rinneghiamo tutto ciò il progresso ci porta indietro...

più che giusto!! Quale canzone di Jovanotti??

Fango:)ma l'unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
.....

bella quella canzoneeeeeeeeeeeee!! Sì, lo ammetto, mi immedesimavo molto in quella frase XD

Lulu ha scritto:

bella quella canzoneeeeeeeeeeeee!! Sì, lo ammetto, mi immedesimavo molto in quella frase XD

si lo avevo notato

MissTittyLuna ha scritto:

Lulu ha scritto:

bella quella canzoneeeeeeeeeeeee!! Sì, lo ammetto, mi immedesimavo molto in quella frase XD

si o avevo notato

io no...come mai? sto diventando cieca?

Non era proprio immediata la cosa...aveva esposto un concetto che mi ricordava quella canzone...ma l'ho notato solo perchè in questi giorni la sto ascoltando molto!! Tranquilla Sarita, non sei cieca!! ahah

MissTittyLuna ha scritto:

Non era proprio immediata la cosa...aveva esposto un concetto che mi ricordava quella canzone...ma l'ho notato solo perchè in questi giorni la sto ascoltando molto!! Tranquilla Sarita, non sei cieca!! ahah

menomale, cominciavo a preoccuparmi

xDDDDD

hihihihi XD FINDING MY SELF MAKING EVERY POSSIBLE MISTAKE questa è la frase di un'altra canzone (New Soul) in cui mi immedesimo molto!! In effetti c'è poesia anche nella musica Ma se proprio di poesia vogliamo parlare... allora Lucio

Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre
Le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto
(Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi)

le mie mani come vedi non tremano più
e ho nell'anima
in fondo all'anima cieli immensi
e immenso amore
e poi ancora ancora amore amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove corrono dolcissime le mie malinconie
l'universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere quello ancora non c'è
(I giardini di marzo)

Immedesimazione totale XD