E finalmente si parte! Oggi 19 luglio si entra nel vivo dello stage: primi laboratori, primi scrittori, primi confronti.
Masseria Iazzo Scagno è un angolo di silenzio rubato alla campagna: pochi massi disposti a semicerchio, qualche acero ultracentenario, tanto verde e qualche macchia di cielo. Un rifugio che oggi accoglie e stringe dentro sé scrittori e apprendisti, si riempie di trepidante attesa.
Il primo incontro è con Laura Palmiero, responsabile OCSE Pisa. La giovane ricercatrice conduce con chiarezza una lucida analisi dei dati ricavati dalle prove di lettura del 2009 e pone dinnanzi ai 20 finalisti un quadro preciso dell’attuale situazione degli studenti italiani in relazione ai coetanei del resto del mondo. Ogni informazione diviene spunto, trampolino di lancio per i 20 finalisti che attenti e critici non si lasciano sfuggire nulla. In un paio di ore si susseguono, genuine e spontanee, brillanti interpretazioni, ipotesi, analisi che legano sfondo storico e culturale ad esperienza personale. Italia umanista da sempre, superata da paesi più pragmatici come Germania e Stati Uniti, ragazze che amano la lettura e ragazzi che invece ancora tentennano, diversi processi cognitivi posti a confronto. I ragazzi di Scrivoanchio si fanno protagonisti, propongono spiegazioni, nascono idee.
L’atmosfera si fa ancor più scoppiettante con Valentina Pattavina, scrittrice ed editor. Cosa dà valore letterario a un libro? Pulizia e universalità, insegna Valentina. Nell’era dei computer, della fretta e del “lavoro facilitato”, gli scrittori spesso non fanno attenzione alle parole che scelgono, alla struttura di un testo, allo stile, tralasciano elementi essenziali come la musicalità e il ritmo. Nell’era dell’anonimato e dell’omologazione, si va in cerca di attenzione, si sfocia in quello che l’editrice chiama “difetto di autobiografismo”. Ogni storia al contrario dovrebbe partire dal particolare per raccontare l’universale, l’esperienza personale diviene strumento, strada verso una visione sempre più ampia della realtà. Anche questa volta esplodono domande, si susseguono critiche e discussioni, il dialogo si fa costruttivo.
La giornata si conclude con Fabio De Vivo, giovane ricercatore dell’Università di Macerata. Il paesaggio selvatico della Masseria diventa sfondo di un singolare viaggio nell’eLiterature. Letteratura del nuovo millennio in cui il lettore è scrittore, coautore della narrazione. Storie che offrono migliaia di possibilità, migliaia di alternative, storie che si scrivono passo dopo passo, attraverso le scelte del lettore. Nuovi modi di far scrittura, nuovi mezzi, nuova creatività. Sguardi increduli seguono ciò che sembra il sogno di una mente ardita, e invece è realtà.
Il 19 luglio si torna a casa storditi, fibrillanti, carichi di pensieri che aspettano di generare altri pensieri. Pronti a scrivere, a comunicare, a mettere a frutto ogni singolo minuto, ogni parola ascoltata.
Lucia Scarlato
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