Racconti in rete

Nashira ha scritto:

Il racconto è come se stesso, il racconto è un racconto. Un mix di sogni, bugie e 4 gocce di verità. Un racconto è completa fantasia oppure pura verità, la verità piace ai realisti, i sognatori, come me, preferiscono le bugie ma non è importante se sono cose sbagliate o sciocche, basta che siano.
Il racconto è come te, il racconto sei un po' tu.

hai ragione..un racconto in qualche modo racconta una parte di te, forse una che non esterni e tieni chiusa dentro. Grazie al racconto la puoi tirare fuori...

Quindi anche il lettore ha un ruolo in questo "processo vitale"? E' giusto Lizzy? E' questo che intendevi oppure ho capito male?

Si, in qualche modo! Se tu leggi un racconto in un periodo particolarmente felice della tua vita, anche la storia assumerà una connotazione più positiva. A me è capitato il contrario con "Mille Splendidi Soli", di K. Hosseini: era un periodo particolarmente triste per me e ciò rendeva la storia ancora più triste (ogni due pagine scappava un pianto! ^^).

cosa ne pensano gli altri? Pare una faccenda interessante...

hihihihi oddio Lizzy!! Comunque sono d'accordo con te!! Il lettore ha un ruolo CENTRALE!! Ogni racconto è un viaggio e bisogna partire con il piede giusto!! Niente pregiudizi, cuore e mente ben aperti e tanta voglia di esplorare!!

E poi c'è sempre un destinatario... Per me anche il diario personale viene scritto per qualcuno (se stessi) e per essere poi riletto in futuro...

Quoto!! Io ho almeno sei-sette diari conservati!!

E adesso una nuova proposta, visto che la comunità si allarga e arrivano ogni giorno nuove menti e nuove persone desiderose di esprimersi. La proposta si chiama "NOTA WIKI". Sapete cos'è? Uno di voi parte con una nota e poi gli altri la modificano arricchendola, scrivendo nuove cose... proprio come si fa con Wikipedia. E l'articolazione della proposta è che attraverso questa nota wiki scriviamo un racconto collettivo!!! Si, proprio così, un racconto collettivo, in cui ognuno inserisce la sua... vediamo cosa esce? chi comincia? gli altri si uniscano continuando e rispondendo di volta in volta alla prima nota e scrivendo, appunto, un racconto... chiaro, no?

Feldia ha scritto:

E adesso una nuova proposta, visto che la comunità si allarga e arrivano ogni giorno nuove menti e nuove persone desiderose di esprimersi. La proposta si chiama "NOTA WIKI". Sapete cos'è? Uno di voi parte con una nota e poi gli altri la modificano arricchendola, scrivendo nuove cose... proprio come si fa con Wikipedia. E l'articolazione della proposta è che attraverso questa nota wiki scriviamo un racconto collettivo!!! Si, proprio così, un racconto collettivo, in cui ognuno inserisce la sua... vediamo cosa esce? chi comincia? gli altri si uniscano continuando e rispondendo di volta in volta alla prima nota e scrivendo, appunto, un racconto... chiaro, no?

ehm, no o_O

Feldia ha scritto:

E adesso una nuova proposta, visto che la comunità si allarga e arrivano ogni giorno nuove menti e nuove persone desiderose di esprimersi. La proposta si chiama "NOTA WIKI". Sapete cos'è? Uno di voi parte con una nota e poi gli altri la modificano arricchendola, scrivendo nuove cose... proprio come si fa con Wikipedia. E l'articolazione della proposta è che attraverso questa nota wiki scriviamo un racconto collettivo!!! Si, proprio così, un racconto collettivo, in cui ognuno inserisce la sua... vediamo cosa esce? chi comincia? gli altri si uniscano continuando e rispondendo di volta in volta alla prima nota e scrivendo, appunto, un racconto... chiaro, no?

A Flusk l'idea piace molto! Chi inizia?

Feldia ha scritto:

E adesso una nuova proposta, visto che la comunità si allarga e arrivano ogni giorno nuove menti e nuove persone desiderose di esprimersi. La proposta si chiama "NOTA WIKI". Sapete cos'è? Uno di voi parte con una nota e poi gli altri la modificano arricchendola, scrivendo nuove cose... proprio come si fa con Wikipedia. E l'articolazione della proposta è che attraverso questa nota wiki scriviamo un racconto collettivo!!! Si, proprio così, un racconto collettivo, in cui ognuno inserisce la sua... vediamo cosa esce? chi comincia? gli altri si uniscano continuando e rispondendo di volta in volta alla prima nota e scrivendo, appunto, un racconto... chiaro, no?

cioè per cominciare qualcuno dovrebbe scrivere l'inizio di una possibile storia??

Lulu ha scritto:

Feldia ha scritto:

E adesso una nuova proposta, visto che la comunità si allarga e arrivano ogni giorno nuove menti e nuove persone desiderose di esprimersi. La proposta si chiama "NOTA WIKI". Sapete cos'è? Uno di voi parte con una nota e poi gli altri la modificano arricchendola, scrivendo nuove cose... proprio come si fa con Wikipedia. E l'articolazione della proposta è che attraverso questa nota wiki scriviamo un racconto collettivo!!! Si, proprio così, un racconto collettivo, in cui ognuno inserisce la sua... vediamo cosa esce? chi comincia? gli altri si uniscano continuando e rispondendo di volta in volta alla prima nota e scrivendo, appunto, un racconto... chiaro, no?

cioè per cominciare qualcuno dovrebbe scrivere l'inizio di una possibile storia??

Credo di sì...

eh ma dove? e chi? quando?

ehm... boh

Lulu ha scritto:

ehm... boh

olè xD

Esatto! Così, per tenere in allenamento le nostre capacità di scrittura, per divertirci ma, soprattutto, per creare un "pezzo" condiviso. Vediamo che succede se tutti i geni si mettono insieme, ok? Allora, quello che possiamo fare è questo:

uno di voi (il primo che se la sente) comincia a scrivere in una nuova nota l'inizio di un racconto. Può essere anche soltanto una parola. E poi gli altri continuano quotando sempre quella nota, in modo che alla fine avremo su un'unica nota il racconto finale, scritto dalle voci di tutti quelli che lo vorranno. Non serve decidere il tema o la forma o le regole da usare. Uno di voi cominci a scrivere e vediamo cose ne viene fuori, ok?

Se ancora non è chiaro ditemi e rispiego. Ok?

Feldia ha scritto:

Esatto! Così, per tenere in allenamento le nostre capacità di scrittura, per divertirci ma, soprattutto, per creare un "pezzo" condiviso. Vediamo che succede se tutti i geni si mettono insieme, ok? Allora, quello che possiamo fare è questo:

uno di voi (il primo che se la sente) comincia a scrivere in una nuova nota l'inizio di un racconto. Può essere anche soltanto una parola. E poi gli altri continuano quotando sempre quella nota, in modo che alla fine avremo su un'unica nota il racconto finale, scritto dalle voci di tutti quelli che lo vorranno. Non serve decidere il tema o la forma o le regole da usare. Uno di voi cominci a scrivere e vediamo cose ne viene fuori, ok?

Se ancora non è chiaro ditemi e rispiego. Ok?

Bene, inizio io!

" Il viaggio di ritorno era stato tormentato dai miei vecchi pensieri, dai rimorsi di coscienza che in tutti quegli anni non mi avevano mai abbandonato. Sull'ultimo tratto dell'Oceano l'aereo aveva ballato maledettamente per diversi minuti prima di trovare una più tranquilla rotta di avvicinamento verso il piccolo aeroporto della mia mai dimenticata città. Quelle turbolenze in mezzo a montagne di nuvole nere avevano scatenato in molti di noi comportamenti irrituali, animaleschi e in alcuni addirittura ridicoli. C'era chi chiudeva gli occhi ed invocava sottovoce un Dio amico e compassionevole; c'era chi, invece, rideva istericamente cercando di esorcizzare il senso di terrore che lo stava attanagliando e chi, come me, che in quei pochi minuti faceva il bilancio della propria vita... (1)

Director ha scritto:

Director ha scritto:

Feldia ha scritto:

Esatto! Così, per tenere in allenamento le nostre capacità di scrittura, per divertirci ma, soprattutto, per creare un "pezzo" condiviso. Vediamo che succede se tutti i geni si mettono insieme, ok? Allora, quello che possiamo fare è questo:

uno di voi (il primo che se la sente) comincia a scrivere in una nuova nota l'inizio di un racconto. Può essere anche soltanto una parola. E poi gli altri continuano quotando sempre quella nota, in modo che alla fine avremo su un'unica nota il racconto finale, scritto dalle voci di tutti quelli che lo vorranno. Non serve decidere il tema o la forma o le regole da usare. Uno di voi cominci a scrivere e vediamo cose ne viene fuori, ok?

Se ancora non è chiaro ditemi e rispiego. Ok?

Bene, inizio io!

" Il viaggio di ritorno era stato tormentato dai miei vecchi pensieri, dai rimorsi di coscienza che in tutti quegli anni non mi avevano mai abbandonato. Sull'ultimo tratto dell'Oceano l'aereo aveva ballato maledettamente per diversi minuti prima di trovare una più tranquilla rotta di avvicinamento verso il piccolo aeroporto della mia mai dimenticata città. Quelle turbolenze in mezzo a montagne di nuvole nere avevano scatenato in molti di noi comportamenti irrituali, animaleschi e in alcuni addirittura ridicoli. C'era chi chiudeva gli occhi ed invocava sottovoce un Dio amico e compassionevole; c'era chi, invece, rideva istericamente cercando di esorcizzare il senso di terrore che lo stava attanagliando e chi, come me, cercava di fare un bilancio della propria vita...

Soltanto in quel momento si capiscono davvero gli errori fatti, le belle azioni e gli attimi mancati. Solo ora ti rendi conto che la vita è meravigliosa, che ogni attimo deve essere vissuto al massimo, sorridendo e godendosi anche i piccoli attimi. Una farfalla che stranamente ha scelto il tuo braccio come trespolo su cui stare, perchè emana un odore di dolce( forse quella caramella al miele che si è appiccicata sulla giacca), uno sprazzo di cielo azzurro in una giornata nuvolosa, il vento giocherellone che ti ha scompigliato i capelli e ti ha reso buffo/a, mentre tu cercavi di guardare sottecchi la persona amata, ma che non ricambia i tuoi sentimenti. Tutto mi passò per la mente, dai miei primi anni, all'adolescenza. Dal mio primo brufolo, al momento in cui sono diventato/a grande. Una cosa in particolare mi recava rimorso nel cuore,il non aver dato il mio ultimo addio alle persone a me care, il non aver detto ti amo al mio unico amore, il lasciare sole le persone che mi amano...gli amici, i parenti....quanto male fa al mio cuore tutto questo...ed intanto una lacrima scende, solitaria, come sono io su questo aereo. (2)

Sarita ha scritto:

Director ha scritto:

Director ha scritto:

Feldia ha scritto:

Esatto! Così, per tenere in allenamento le nostre capacità di scrittura, per divertirci ma, soprattutto, per creare un "pezzo" condiviso. Vediamo che succede se tutti i geni si mettono insieme, ok? Allora, quello che possiamo fare è questo:

uno di voi (il primo che se la sente) comincia a scrivere in una nuova nota l'inizio di un racconto. Può essere anche soltanto una parola. E poi gli altri continuano quotando sempre quella nota, in modo che alla fine avremo su un'unica nota il racconto finale, scritto dalle voci di tutti quelli che lo vorranno. Non serve decidere il tema o la forma o le regole da usare. Uno di voi cominci a scrivere e vediamo cose ne viene fuori, ok?

Se ancora non è chiaro ditemi e rispiego. Ok?

Bene, inizio io!

" Il viaggio di ritorno era stato tormentato dai miei vecchi pensieri, dai rimorsi di coscienza che in tutti quegli anni non mi avevano mai abbandonato. Sull'ultimo tratto dell'Oceano l'aereo aveva ballato maledettamente per diversi minuti prima di trovare una più tranquilla rotta di avvicinamento verso il piccolo aeroporto della mia mai dimenticata città. Quelle turbolenze in mezzo a montagne di nuvole nere avevano scatenato in molti di noi comportamenti irrituali, animaleschi se non in addirittura ridicoli. C'era chi chiudeva gli occhi ed invocava sottovoce un Dio amico e compassionevole; c'era chi, invece, rideva istericamente cercando di esorcizzare il senso di terrore che lo stava attanagliando e chi, come me, cercava di fare un bilancio della propria vita...

Soltanto in quel momento si capiscono davvero gli errori fatti, le belle azioni e gli attimi mancati. Solo ora ti rendi conto che la vita è meravigliosa, che ogni attimo deve essere vissuto al massimo, sorridendo e godendosi anche i piccoli attimi. Una farfalla che stranamente ha scelto il tuo braccio come trespolo su cui stare, perchè emana un odore di dolce( forse quella caramella al miele che si è appiccicata sulla giacca), uno sprazzo di cielo azzurro in una giornata nuvolosa, il vento giocherellone che ti ha scompigliato i capelli e ti ha reso buffo/a, mentre tu cercavi di guardare sottecchi la persona amata, ma che non ricambia i tuoi sentimenti. Tutto mi passò per la mente, dai miei primi anni, all'adolescenza. Dal mio primo brufolo, al momento in cui sono diventato/a grande. Una cosa in particolare mi recava rimorso nel cuore,il non aver dato il mio ultimo addio alle persone a me care, il non aver detto ti amo al mio unico amore, il lasciare sole le persone che mi amano...gli amici, i parenti....quanto male fa al mio cuore tutto questo...ed intanto una lacrima scende, solitaria, come sono io su questo aereo.

Aereo maledetto, diretto in un posto maledetto. Jacqueline, nata senza preavviso, piccola e silenziosa. Un essere senza pretese, troppo fragile per far rumore. Jacqueline con quegli occhi trasparenti, velati e poi improvvisamente limpidi, e quella assurda voglia di ridere. Una risata e poi silenzio. E sarà forse silenzio ancora e ancora, solo silenzio, in quella stanza dove la luce si fa beffe della disperazione e i tentati sorrisi umiliano la speranza. Non farlo ti prego, per favore, me, non lei.
Guardo fuori. Accanto a me la luna, impressionante. Solo luce riflessa dicono. Eppure, la notte in cui nacque Jacqueline, ne sono assolutamente certo, la luna brillò! (3)

Ragazzi, ma siete bravissimi....mi stupite!!! Io non ero entrata prima in questa parte del Forum e me ne pento, il perchè è presto detto. Nel giro di presentazioni della vostra Antologia, che insieme al Director sto facendo in alcune Scuole, torno alla mia vecchia passione del "docere delectando" e mi diverto a parlare ai ragazzi di scrittura creativa e, attraverso una presentazione in powerpoint, cerco con foto e parole di far cogliere a chi mi ascolta ( finora quasi tutti...) la forza dirompente e costruttiva della creatività e supporto il mio dire con alcune definizioni di autori famosi. Leggendovi ho deciso di sostituire con i vostri messaggi quelle definizioni sulla scrittura narrativa. Le vostre affermazioni mi sembrano infatti altrettanto belle e più...fresche, più efficaci...più calzanti...più artistiche...più...insomma più PIU'....................
Ne aspetto altre dai nuovi iscritti, voglio riempire il mio carnet e diffondere...il vostro "verbo". Ciaooooooo

il racconto è. . . esprimere le proprie sensazioni ed emozioni, le proprio esperienze attribuendole a personaggi inventati. il racconto è quella cosa che ci spinge a prendere penna e foglio ed allontanarci dalla realtà presente per catapultarci nella nostra realtà creativa

Stupenda, io la concluderei qui. O_O
Bravissima Lulu!

no infatti altro che concludere, voglio sapere cosa è successo a jacqueline!! Forza chi me lo dice?? inventate, inventate, inventate